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sabato 1 ottobre 2016

Università Insubria Como: L’immagine del Giappone nella cultura italiana fra Otto e Novecento - 6 ottobre

Giovedì 6 ottobre, ore 14

Aula Magna Università degli Studi dell'Insubria, Como


Giovedì 6 ottobre 2016, a partire dalle ore 14, presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi dell'Insubria a Como (Chiostro di Sant'Abbondio, Via S. Abbondio 12) si terrà il convegno "L'immagine del Giappone nella cultura italiana fra Otto e Novecento".

Organizzato dal Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali dell'Università degli Studi dell'Insubria, il convegno si svolge nell'ambito delle manifestazioni promosse per il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche fra Italia e Giappone, col patrocinio dell'Ambasciata del Giappone in Italia e del Comune di Como.

I contenuti del convegno

La percezione del Giappone nella cultura europea del Novecento avvenne in modo diretto e indiretto. 

Da una parte vi furono i resoconti e le immagini raccolte da diplomatici, militari e viaggiatori, che si addentrarono alla scoperta di un paese e di un universo culturale che sembrava ai loro occhi uscire improvvisamente da un lungo e raffinato medioevo. 

Dall'altra una profusione di opere d'arte - dapprima stampe xilografiche, poi sculture e opere d'arte applicata - che offrirono soluzioni innovative e inattese prospettive ai linguaggi espressivi dell'Occidente e a una generazione di artisti che cercavano strade per fuoriuscire dalle estetiche del realismo e della mimesis

Se è vero che il «Giapponismo» - come nel 1872 Philippe Burty battezzò l'influenza della civiltà e dell'arte giapponese sulla cultura occidentale - fu un fenomeno in primo luogo francese, non si può negare che esso esercitò un profondo e duraturo ascendente anche sul pensiero e sulle estetiche degli altri paesi europei. 

Nella cultura di un'Italia appena uscita dalle vicende risorgimentali, nonostante le resistenze di una visione fortemente classicista, il fascino del Giappone si consolidò in modo duraturo nell'immaginario collettivo e produsse una serie d'interessanti esiti.

In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario delle relazioni diplomatiche fra Italia e Giappone, il convegno intende esplorare alcuni dei principali ambiti in cui si configurò in Italia l'immagine del Giappone, in particolare attraverso la presentazione delle vicende personali e delle fonti storiche e iconografiche da cui tale immagine prese le mosse. 

Oltre che rivolgersi agli studenti dell'Università degli Studi dell'Insubria, il convegno inaugura la nuova serie di appuntamenti che il Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali desidera indirizzare al più vasto pubblico degli appassionati d'arte e cultura.

Il Convegno sarà introdotto dal Prof. Giuseppe Colangelo, Prorettore Vicario dell'Università degli Studi dell'Insubria, dal Sindaco di Como, Mario Lucini e dalla Direttrice del Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali (CSBC).

Le relazioni introduttive saranno dell'Ambasciatore del Giappone in Italia, S.E. Umemoto Kazuyoshi e del Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Prof. Antimo Cesaro.

Il Convegno sarà diretto e moderato dal Prof. Francesco Paolo Campione, docente di Antropologia culturale dell'Università degli Studi dell'Insubria e autore di numerosi studi sull'arte e la fotografia giapponese, con la collaborazione della Prof.ssa Maruyama Keiko, docente di lingua giapponese dell'Università degli Studi dell'Insubria.

Gli otto relatori sono esperti di livello internazionale, docenti in università italiane e straniere, e curatori di musei d'arte orientale, che affronteranno il tema in questione da diverse prospettive disciplinari, cercando di restituire il valore di una documentazione d'insieme, a oggi poco trattata e valorizzata dalla ricerca e dalla pubblicistica scientifica.

Il Convegno è reso possibile dalla collaborazione scientifica e dal sostegno economico e organizzativo della Fondazione Alessandro Volta di Como, della Fondazione «Ada Ceschin e Rosanna Pilone» di Zurigo, dell'Istituto Europeo di Design/Accademia di Belle Arti «Aldo Galli» di Como e del Museo delle Culture di Lugano.

Il Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali

Il CSBC è un centro di ricerca scientifica dell'Università degli Studi dell'Insubria. Istituito nel 2005, ha sede a Como, a Palazzo Natta. 

Del CSBC fanno parte professori, ricercatori ed esperti che lavorano nel campo delle scienze dei beni culturali e della simbolica politica. 

Nelle scienze dei beni culturali rientrano tutte le discipline che studiano le qualità concrete fisiche e chimiche dei materiali che compongono i beni culturali ma anche quelle che studiano i beni culturali da un punto di vista economico, giuridico, storico, artistico e antropologico. 

Nella simbolica politica rientrano le discipline che studiano gli strumenti e le manifestazioni che orientano la vita sociale e politica anche con il concorso di elementi attinti all'immaginario collettivo.

Il CSBC: organizza seminari, convegni, corsi specialistici; raccoglie dati e materiali anche bibliografici; cura la diffusione di contributi scientifici a stampa, utilizzando anche strumenti multimediali. 

Il Centro ha inoltre abituali rapporti di collaborazione con altre istituzioni accademiche e non accademiche di alta rilevanza scientifica, in ambito nazionale e internazionale, anche al fine di costruire reti, raggruppamenti, consorzi in grado di sviluppare progetti di interesse nazionale e internazionale.

Il Consiglio scientifico del CSBC è composto da Paolo Bellini, Francesco Paolo Campione, Giuseppe Colangelo, Laura Rampazzi e Stefano Serra Capizzano.

Ingresso libero


Per informazioni:
Centro Speciale di Scienze e Simbolica dei Beni Culturali
Palazzo Natta, Via Natta 14, 22100, Como.
Tel. +390312389401; E-mail csbc@uninsubria.it



Le didascalie delle foto sono:
Esaki Reiji, Park of Hikone, fotografia all'albumina colorata a mano, 1880-1890.
Leopoldo Metlicovitz, Madama-Butterfly, manifesto, 1904.
Mariano Fortuny, I figli dell'artista in un salone giapponese, olio su tela, 1874.





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